La primavera è il simbolo di rinascita e rinnovamento, un momento dell’anno in cui la natura si veste di nuovi colori e profumi. Nella sua bellezza, questa stagione ha sempre avuto un forte significato nella cultura di molte civiltà. Per l’antichità, infatti, i fiori che sbocciano rappresentavano la vita che continua, e la primavera era considerata una stagione sacra. Non dimentichiamo che a Roma, tra fine Aprile e i primi giorni di Maggio, si celebravano i Floralia, cerimonie dedicate a Flora, la divinità dei fiori, che invitava a godere della giovinezza e della bellezza effimera dei fiori. Un concetto di rinascita che si riflette anche nelle collezioni del Museo “Espressioni di Gratitudine” di Palazzo Coppini, dove i manufatti in mostra raccontano storie di fioriture e di rinnovamento continuo.
Palazzo Coppini, sede della Fondazione Romualdo Del Bianco, è la Golden Venue del Centro Congressi al Duomo, Centro Studi e Incontri Internazionale di Firenze. Con il suo ricco patrimonio culturale e storico, il museo ospita oggetti e libri provenienti da tutto il mondo, testimoniando la bellezza e la varietà delle culture umane. Tra le collezioni di Palazzo Coppini, alcuni manufatti celebrano la primavera e la sua fioritura, offrendo uno spunto affascinante per esplorare le tradizioni artistiche di diverse culture.
Un esemplare di grande valore all’interno del museo è il piatto quadrato in ceramica Çini proveniente dalla Turchia. Regalato alla famiglia Del Bianco nel 2013, durante un evento a Baku, questo piatto rappresenta un autentico esempio di ceramica tradizionale turca. I disegni floreali, realizzati in rosso, blu e verde su sfondo bianco, richiamano la tipica decorazione stilizzata turca. La tecnica sottosmalto, usata fin dal XVI secolo, rende ogni pezzo unico. L’arte della ceramica Çini non è solo una tradizione artistica, ma un vero e proprio insegnamento che invita a sviluppare pazienza, disciplina e un rapporto rispettoso con altre culture.
Le peonie, simbolo di forza, bellezza e immortalità, sono protagoniste anche nell’arte giapponese, dove il fiore viene associato alla nobiltà d’animo. La peonia sboccia una sola volta all’anno e la sua delicatezza è celebrata in numerosi ambiti artistici. Un esempio di questa bellezza è la peonia intagliata in legno esposta al museo, che rappresenta il momento di massima fioritura del fiore, quando la sua bellezza si esprime pienamente, prima che il fiore cada naturalmente dall’albero. Questo pezzo d’arte non solo celebra la bellezza del fiore, ma incarna anche un simbolo di buon auspicio e coraggio.
Il servizio da tè con motivi floreali in porcellana bianca proviene dal laboratorio Cepelia Opolska, situato a Opole in Polonia. Ogni pezzo di questo raffinato servizio è realizzato a mano da esperti artigiani, e il suo design unico presenta motivi floreali che si intrecciano con elementi geometrici. Con la sua eleganza discreta, questo servizio rappresenta l’arte della porcellana polacca e la bellezza dei fiori stilizzati, che sono un segno distintivo della tradizione artistica polacca.
Un altro pezzo affascinante esposto a Palazzo Coppini è la Clematide, un fiore che viene rappresentato nell’arte giapponese in modo affascinante attraverso la tecnica dei fiori artificiali. La creazione di questo fiore richiede un’abilità incredibile, con i petali realizzati in tessuti bianchi dipinti a mano con inchiostro giapponese. Il fiore evoca i paesaggi di Kyoto e la cerimonia del tè Chado, rispecchiando la filosofia giapponese di monocromia e armonia. Questa Clematide è stata parte della mostra di Hideko Endo a Firenze nel 2014, come pre-evento per il 50° anniversario del gemellaggio tra Firenze e Kyoto.